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AD ASTI LA PRIMA CASA A IMPATTO ZERO: L’ABBIAMO VISITATA | GENTE

Riscaldamento, Elettrodomestici , Aria Condizionata , Automobile : Tutto è elettrico e gratis grazie al sole. Ambiente e affari vanno d’accordo, dice l’architetto.

Riscaldamento, Elettrodomestici , Aria Condizionata , Automobile : Tutto è elettrico e gratis grazie al sole. Ambiente e affari vanno d’accordo, dice l’architetto.

infatti attrezzato la cu­cina con piastre a indu­zione e un elettrodome­stico da chef stellato, la serra appunto. Chi vive qui potra avere in ogni momento dell’anno po­modorini, insalate, erbe varie e germogli a “me­tri zero” cresciuti in un ambiente con tempera­tura e umidita control­late. In casa non manca­no, naturalmente, ri­scaldamento e raffre­scamento ad aria, lava­trice, asciugatrice e la­vastoviglie, nonche una minipalestra.

In un sot­toscala c’e anche una stampante 3D: «Poi spiego», dice sornione Zampini. Terminato il tour domestico, la prima domanda e proprio quella che la nostra guida sta aspettando: quanto costa mante­nere tutto cio? Vogliamo vedere una bollet­ta. «Non spendo un solo euro: questa casa e autonoma, autosufficiente, come tutte le villette del complesso», sorride orgoglioso. Pierpaolo Zampini, 44 anni, e un architetto ambientale; nella sua tesi di laurea ha dedi­cato un capitolo alle case off-grid, quelle cioe scollegabili dalla rete elettrica perche autosufficienti. Dopo la laurea ha fondato con l’amico Dario Mortini la Finlibera, una societa specializzata nel recupero di appar­tamenti che vengono ristrutturati all’inse­gna dell’efficienza energetica. Sette anni fa ha iniziato a pensare di tradurre in pratica quanto aveva scritto nella tesi. 11 risultato e questo complesso di undid villette, tre del­le quali già completate (due vendute, men­tre la terza e diventata una sorta di showro­om, nonché “rifugio” del suo inventore). Sono le prime in Italia. «Siamo interve­nuti nella progettazione, collaborando con l’impresa che avrebbe realizzato le abita­zioni», racconta. Cosi, il tetto della villa, orientato a sud con una inclinazione tale da poter “catturare” al meglio la luce solare (l’angolo varia a seconda della località in cui si costruisce), ha una superficie suffi­ciente a ospitare circa 100 metri quadrati di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza; i serramenti montati sono quelli normal­mente utilizzati in montagna; il rivestimen­to esterno garantisce la migliore coibenta­zione; sul lato sud, quello più esposto al so­le, ci sono le finestre più piccole perché du­rante !’estate la temperatura interna non salga troppo: al riscaldamento “a pavimen­to” si e aggiunto un sistema di ventilazione che può immettere anche aria calda (oltre che condizionare in estate). Tutto gestito dall’elettronica che, per esempio, attiva la pro­duzione di acqua calda (immagazzinata in gran­di serbatoi e usata per il riscaldamento e per doccia, lavatrice o lava­stoviglie) quando la luce solare e piu forte.

L’elettronica gestisce an­che il sistema di batterie che garantisce energia durante le ore notturne (ce n’ e a sufficienza per alimentare la casa diversi giorni) o la ricarica dell’auto elettrica, ma anche la vendita del surplus: «Durante i me­si estivi la casa produce più energia di quanta ne consumi e la differenza e vendu­ta guadagnando circa 2 mila euro l’anno», spiega Zampini. Un dubbio: la casa sarà an­che autonoma tanto da non far spendere un solo euro di bollette, ma questo complesso sistema avrà anche un bel costo … «Una villa come questa costa il 5 per cento in più ri­spetto a un’abitazione “normale”, ma in 5 anni la spesa e interamente recuperata». Resta un ultimo interrogativo: a cosa serve la stampante 3D che abbiamo visto nel sottoscala? «Ricicleremo la plastica dei contenitori o dei detersivi e stampe­remo piatti, vasi o suppellettili», rivela l’architetto. Cioè: oltre a non consumare energia elettrica, qui i rifiuti fanno eco­nomia circolare.

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